Bonus fiscali in edilizia: l’attuale quadro per il 2025, in attesa della Legge di Stabilità.

Bonus fiscali in edilizia: l’attuale quadro per il 2025, in attesa della Legge di Stabilità.

In relazione ai bonus in ambito edile fruibili nel 2025, nelle more della presentazione Legge di Stabilità, la normativa vigente prevede solamente la prosecuzione del cosiddetto "bonus ristrutturazione", ex art. 16-bis del TUIR, del "bonus per l’abbattimento di barriere architettoniche al 75%", ex 119-ter del DL 34/2020, nonché del superbonus, di cui all’art. 119 del medesimo decreto.

Il "bonus ristrutturazione" prevede una detrazione IRPEF relativa alle spese sostenute per interventi di recupero edilizio, prevalentemente su edifici a destinazione abitativa. Attualmente, la detrazione è pari al 50% per le spese effettuate (ovverosia “pagate”, anche se relative a lavori non eseguiti materialmente) fino al 31 dicembre 2024, ma a partire dal nuovo anno sarà ridimensionata all’originario 36%. Contestualmente, il limite massimo di spesa ammissibile per singola unità immobiliare, per singolo intervento, sarà ridotto da 96 a 48 mila euro. Sarà pertanto utile, al fine di acquisire una maggiore detrazione e un più ampio plafond di spesa, procedere col pagamento dei lavori (in acconto) entro e non oltre il 31 dicembre 2024; lavori che dovranno essere realizzati successivamente in coerenza con gli strumenti urbanistici.

Il "bonus per l’abbattimento di barriere architettoniche al 75%" consente la fruizione di una detrazione pari al 75% (si ricorda che tale bonus è previsto anche dal succitato art. 16-bis, ma ad aliquota inferiori e solamente per abitazioni possedute o detenute da persone fisiche), applicabile alla generalità di contribuenti (sia IRPEF che IRES), quale conseguenza del sostenimento, fino al 31 dicembre 2025, di spese per lavori volti al superamento delle barriere architettoniche. Tale bonus, da un punto di visto oggettivo, è applicabile su qualunque tipologia catastale di edificio, a condizione che non si tratti di nuove costruzioni. Si precisa che il DL 212/2023 ha circostanziato l’ambito degli interventi ammessi solamente a quelli che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscale e piattaforme elevatrici, subordinando la detrazione alla acquisizione di un’asseverazione specifica che attesti la conformità ai requisiti stabiliti dal DM 14 giugno 1989 n. 236.

Il superbonus, come noto, sarà ridotto al 65% per le spese sostenute nel 2025 per interventi effettuati su parti comuni di condomini nonché di edifici interamente posseduti da persone fisiche (sino a quattro unità). Sarà altresì applicabile per lavori sulle unità abitative all'interno del medesimo condominio/edificio e per interventi eseguiti da APS, ODV ed ONLUS regolamentate inscritte negli rispettivi registri. In ultimo, si ricorda che il superbonus rimarrà all’originaria aliquota del 110% per il 2025 in caso di interventi di ricostruzione, in presenza di specifici parametri di misurazione dei danni subiti, realizzati in comuni colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, come previsto dal comma 8-ter dell’art. 119 del DL 34/2020. Inoltre, tale aliquota sarà applicabile agli interventi eseguiti dai suddetti ETS che erogano servizi socio-sanitari e assistenziali, al sussistere di tutte le condizione prevista dal citato comma 8-ter.

logo-moma_tax.png
Milano
Largo Ildefonso Schuster, 1 - 20122
Tel. +39 02 66661322
Fax +39 02 66661323
studio@moma.tax

Lissone

Via Antonio Gramsci, 16 - 200851
Tel. +39 039 2450067
Fax +39 039 2450067
studio@moma.tax

Termini e Condizioni d'uso del sito

Ricerca